Vediamo insieme undici caratteristiche del terapeuta EFT tra ruoli che ricopre, competenze e risorse.

1. Il terapeuta EFT è altamente formato

Il terapeuta EFT è un terapeuta altamente formato. Oltre a tutto il lungo percorso per diventare psicologi e psicoterapeuti la certificazione EFT dura un paio d’anni e prosegue con la supervisione fino a raggiungere la certificazione internazionale che viene emessa dall’Istituto Canadese ICEEFT (www.iceeft.com) per mantenere alti gli standard qualitativi dell’applicazione del modello teorico a livello mondiale. 

2. è emotivamente presente e profondamente sintonizzato

Il terapeuta EFT è emotivamente presente. Le persone possono percepire che il terapeuta sta veramente con loro. In questo modo riescono davvero ad aprirsi.
Il terapeuta EFT mantiene una doppia attenzione nei confronti del proprio Sè e della coppia.
Riguardo al Sè del terapeuta riesce ad accorgersi di propri blocchi ed eventuali perdite di sintonie analizzandone le cause e avendo chiare le modalità di riparazione. Riguardo alla coppia legge ogni elemento relazionale con le lenti dell’attaccamento. Approfondisce i significati riguardanti i tentativi di connessione e le interazioni intrapsichiche ed interpsichiche che vengono agite davanti ai suoi occhi.
Utilizza la sintonizzazione empatica. Si pone infatti sulla stessa lunghezza d’onda del paziente e entrare in connessione con la sua esperienza.

3. è un acuto osservatore focalizzato sul momento presente

Il terapeuta EFT è un acuto osservatore. Deve mantenere il focus e fare attenzione al momento presente. Rimane focalizzato sui processi intra ed interpsichici della coppia nel “qui ed ora”.
Indaga il passato dell’individuo e della coppia nella fase di assesment, dopodiché mantiene la coppia ancorata al presente. Deve avere sempre chiaro in quale punto della Mappa Eft si trova, riuscendo così ad orientarsi con flessibilità. Rimane focalizzato sull’obiettivo o gli obiettivi verso cui sta lavorando ed è consapevole degli interventi che sta utilizzando per raggiungerli. Ha un piano B nel caso in cui questi interventi si rilevassero inadatti. Sa esattamente cosa deve fare al termine di questi. Se perde la sintonia si ri sintonizza. Vi presta attenzione e consapevolezza. Si appresta a riparare.

4. è un escavatore del dolore

Nell’EFT cerchiamo di parlare di ciò che mette a disagio. La possibilità di parlare di ciò che è doloroso per noi è ciò che crea una relazione sicura. Il terapeuta EFT nell’approfondire le emozioni va alla ricerca del dolore. Esplora i luoghi di maggiore vulnerabilità. Si concentra su di essi e li sollecita. Sue Johnson afferma che spesso il primo blocco di lavoro emotivo è rappresentato dal terapeuta. Il terapeuta deve far sì che i pazienti riescano a sentire la sofferenza e a non soffocarla. Alcune volte può essere necessario fare una certa pressione sui punti più dolorosi per riuscire a passarvi attraverso e a superarli.

La cura del dolore è nel dolore

6. è un collaboratore che co-regola e co-crea

Il terapeuta EFT ricopre il ruolo del collaboratore nel senso che stringe un’alleanza terapeutica sicura e non si pone nella posizione di esperto in un movimento dall’alto verso il basso. Al contrario esplora con curiosità domandando ai pazienti se le proprie riflessioni risultano esattamente calzanti su di loro. Si tratta di un lavoro specifico, accurato e su misura. Così facendo trasforma lo sconosciuto in conosciuto, l’implicito in esplicito, l’esplicito in esperenziale e l’esperenziale in relazionale. ll terapeuta EFT deve CO-REGOLARE l’emozione e CO-CREARE un significato.

«Ascoltare significa abbandonare continuamente ogni aspettativa e dare la nostra attenzione, completamente e in modo sempre nuovo, a ciò che abbiamo davanti, senza sapere davvero ciò che sentiremo o quale sarà il suo significato. Nella pratica dei nostri giorni, ascoltare significa avvicinarsi, delicatamente, con l’intenzione di essere cambiati da ciò che sentiamo.» -Mark Nepo

5. è un consulente di processo

Il terapeuta Eft è anche un consulente di processo. Favorisce l’identificazione, l’espressione e la ristrutturazione delle risposte emotive. Guida nell’assemblaggio e nell’approfondimento delle emozioni, considerate il grande agente di cambiamento e la bussola per orientare il processo. Identifica, riflette, valida, riformula in termini di bisogni e paure dell’attaccamento. Esplora e approfondisce. Spacchetta e chiarifica. Organizza. Amplifica, contiene, riflette, rallenta, riformula.


7. è un coreografo che lavora sull’assetto esperienziale 

Il terapeuta Eft coreografa e processa gli enactment. In altre parole ristruttura le interazioni e crea nuovi eventi relazionali tra i partner. In questo modo le difese dei partner si attenuano. Questi riescono ad adottare una meta-prospettiva (insight). La dimensione esperienziale riguarda poi la volontà di assumersi dei rischi e di sperimentare nuove modalità di intima connessione. In questo modo le nuove esperienze emotive diventano nuovi segnali. Avvengono così dei cambiamenti cerebrali, affettivi e comportamentali.


Nella EFT il cambiamento non avviene grazie alla rielaborazione dell’esperienza emotiva interiore, bensì attraverso i nuovi dialoghi che si creano grazie a questa nuova esperienza.– Sue Johnson

8. è come la madre di due bambini: si muove come un pendolo


E’ come se noi terapeuti fossimo madri di due bambini se entrambi stanno piangendo sono entrambi nostri figli quindi hanno bisogno entrambi di noi, magari uno però sta urlando di più dell’altro allora ha più bisogno di me ma io continuo a tenere anche l’altro… cerco di capire chi sta urlando costantemente e che mi mostra la ferita, come due bambini che si picchiano a vicenda – Simona Herb

Dunque il terapeuta Eft si muove come un pendolo andando avanti e indietro da un partner all’altro. Tiene bene a mente che sono entrambi bisognosi di cure e di attenzioni. Entrambi necessitano di sentirsi visti, tenuti, accolti e ascoltati nel loro dolore. Il vero paziente infatti è la relazione in un’ottica sistemica.

9. è un terapeuta più sicuro grazie alla mappa e alla community

Tra le undici caratteristiche del terapeuta EFT non poteva mancare la sicurezza.
Il terapeuta EFT possiede una mappa e degli strumenti precisi che lo rendono più sicuro. Sono infatti validati da 35 anni di ricerche scientifiche.
In questo modo riesce ad avere maggiore chiarezza riguardo agli obiettivi del processo, agli interventi da usare per raggiungerli, ai passi alternativi da adottare quando questi non funzionano.
Tuttavia questa conoscenza della mappa non lo imprigiona in meri tecnicismi. Dobbiamo pensare ai passi di un ballo che possono avanzare ed indietreggiare con consapevolezza e flessibilità. L ‘immersione nell’esperienza risulta infatti fondamentale e ogni passo del terapeuta deve basarsi prima di tutto sulla sintonizzazione. Il fatto di poter revisionare le videoregistrazioni permette di non bloccare il canale emotivo nel “qui e ora”, sempre in un’ottica integrativa tra emozioni e pensieri.
La community EFT consente inoltre al terapeuta di sperimentare quel clima di sicurezza, collaborazione, sostegno, appartenenza e assenza di giudizio che è chiamato a ricreare in seduta.

10. è un terapeuta “più umano”

Il fatto di riuscire a leggere tutto con le lenti dell’attaccamento gli consente di vivere meglio anche la propria vita personale. Dal punto di vista professionale inoltre riesce a validare di più, a offrire un rispetto maggiormente sentito. Offre un intervento non patologizzante e non giudicante. Un’accoglienza completa che non etichetta il paziente. I suoi interventi risultano estremamente gentili.


Con l’EFT tutto trova il suo senso. Se ci contestualizziamo seguendo i principi evoluzionistici della teoria dell’attaccamento, tutto ha un senso, ogni emozione, ogni reazione, ogni non reazione. – Giulia Altera (Trainer EFT e Direttrice Centro EFT Nord Italia)

11. Il terapeuta Eft è un terapeuta più soddisfatto

L’ultima delle undici caratteristiche del terapeuta EFT riguarda la sua effettiva soddisfazione.
Il terapeuta EFT è un terapeuta più soddisfatto perché non si limita ad argomentazioni e spiegazioni, ma lavora sul piano esperienziale. Riesce a comprendere e a lavorare sul nucleo della questione grazie alle lenti dell’attaccamento. L’EFT ha infatti rimodellato il campo della psicoterapia focalizzandosi sul potere di guarigione della connessione emotiva.
I colleghi appartenenti alla community rimandano a feedback carichi di entusiasmo. Puoi leggere alcune delle loro testimonianze su le “Storie di EFT“!

Dott.ssa Sara Foradini