“Ho deciso, si parte!”

Cosa mancava alla tua vita professionale quando hai deciso scegliere formazione EFT? Quale è stata la leva che ti ha spinto a iscriverti a uno dei nostri corsi?

Da tempo seguivo coppie nella mia attività ma avevo l’impressione di fare un lavoro che non raggiungeva il livello emotivo delle dinamiche delle coppie.

Magari si riuscivano ad individuare anche gli stili di attaccamento e i modelli operativi interni che la coppia metteva in atto e che magari erano la causa dei loro conflitti e in seduta poteva esserci anche un insight significativo ma non si avviavano nuove conversazioni tra i due e l’elaborazione del lavoro era soprattutto cognitivo.Poche volte le coppie sperimentavano un’emozione intensa all’interno della seduta.

“La notte prima di partire”

Cosa ti aspettavi dal corso? Come ti sei avvicinata all’incontro? Con quali pensieri e emozioni? Insomma, come hai dormito “la notte prima?”

La notte prima ero molto curiosa di conoscere un nuovo modello, soprattutto perché da parecchio tempo non mi confrontavo con qualcosa di nuovo nella mia pratica professionale e quindi ero molto aperta a fare nuove conoscenze e teoriche e umane.

“Un incontro inaspettato”

C’è una cosa in particolare che ti ha colpito durante la formazione?

Mi ha colpito tantissimo l’emozione sperimentata in prima persona fin dalle prime esercitazioni.Con mia grande sorpresa da subito mi sono sentita coinvolta e molto sorpresa di quanto sentissi fluire in me molte emozioni durante il workshop.Come un bacino d’acqua che rompe una diga ma senza il pericolo di essere travolta da questa rottura.

Sentivo comunque che intorno a me c’erano professionisti di cui potevo fidarmi e quindi la mia diga poteva rompersi con tranquillità ,anzi, sarebbe stat una grande ricchezza per me:avrebbe portato un bel carico d’acqua fresca e nuova.

“Ciò che resta del viaggio”

In cosa ti ha cambiato questa esperienza? Cosa sta portando in più nel tuo lavoro?

Mi ha cambiata facendomi un grande regalo:le lenti dell’attaccamento.Ho cominciato a vedere tutto con queste lenti:la mia vita, la vita delle persone vicine a me, delle coppie che seguo.

Questo il di più che sperimento adesso: guardare il mondo attraverso le lenti dell’attaccamento mi rende nel mio lavoro e nella mia vita più umana, più sensibile alla vulnerabilità, ha amplificato la mia comprensione e la mia empatia, ha dilatato la mia capacità di sintonizzarmi con le ferite delle tante persone che ogni giorno ho la fortuna di incontrare.

foto Dott.ssa Lucia Coco

Dott.ssa Lucia Coco

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