“Ho deciso, si parte!”
Cosa mancava alla tua vita professionale quando hai deciso scegliere formazione EFT? Quale è stata la leva che ti ha spinto a iscriverti a uno dei nostri corsi?
Ho fatto tanta formazione durante gli anni, non mi sono mai fermata. Cercavo un buon training per la terapia di coppia (che mi mancava), ma soprattutto cercavo un metodo che potesse rispecchiare il mio modo di essere come terapeuta, di interpretare me stessa all’interno della relazione con i miei pazienti. Negli anni avevo imparato tante tecniche, ma nessuna mi calzava davvero, mancava sempre qualcosa. Avevo bisogno di un vero mentore che sentisse come me, e che potesse dirmi “quello che senti va bene, esattamente così com’è, puoi essere te stessa nel processo terapeutico”.
“La notte prima di partire”
Cosa ti aspettavi dal corso? Come ti sei avvicinata all’incontro? Con quali pensieri e emozioni? Insomma, come hai dormito “la notte prima?”
La presentazione del corso aveva fatto suonare una melodia avvolgente dentro di me. Sentivo che c’era qualcosa che mi attirava. Ho voluto questo training con tutta me stessa, l’ho aspettato più del dovuto a causa del COVID. Ero emozionata, e piena di aspettative.
“Un incontro inaspettato”
C’è una cosa in particolare che ti ha colpito durante la formazione?
Tantissime cose. Le più importanti? La Presenza Emotiva, e non uso le maiuscole a caso, di Giulia, Andrea e di tutte le helpers, così come quella di Sue, che buca lo schermo. La sensazione fortissima di sapere che era quello che cercavo da anni, quello che volevo. “Voglio essere questo, voglio fare terapia così, questa sono io”. Un approdo: sono arrivata a casa, adesso posso finalmente fermarmi e dedicarmi a farla diventare accogliente e calda, non dovrò più traslocare.
“Ciò che resta del viaggio”
In cosa ti ha cambiato questa esperienza? Cosa sta portando in più nel tuo lavoro?
Ha cambiato me come persona, prima di tutto. Il modo di vedere le relazioni, di sentire buona la dipendenza, di non averne più paura. Il credere ancora di più nelle risorse che tutti abbiamo, le mie, anche come terapeuta, e quelle dei miei pazienti. La capacità sempre più profonda di connettermi con gli altri, e di amare più consapevolmente. Durante le sessioni sono più connessa, più concentrata, meno affaticata.