“Ho deciso, si parte!”

Cosa mancava alla tua vita professionale quando hai deciso scegliere formazione EFT? Quale è stata la leva che ti ha spinto a iscriverti a uno dei nostri corsi?

Mancava l’imparare a stare con e nel dolore dell’altro nel modo più giusto, sintonizzandosi con le emozioni del paziente senza fornire soluzioni ma nell’attraversarlo insieme creando una base sicura.

“La notte prima di partire”

Cosa ti aspettavi dal corso? Come ti sei avvicinata all’incontro? Con quali pensieri e emozioni? Insomma, come hai dormito “la notte prima?”

Avevo tanto entusiasmo nel sapere e conoscere più a fondo questa terapia, nell’avere degli strumenti in più che mi permettessero di aiutare i pazienti a risanare le loro ferite. Ero emozionata e ansiosa di iniziare, mi sono svegliata tante volte per la paura di non sentire la sveglia. Ma anche un po’di paura dettati da dubbi come “sarò in grado?”

“Un incontro inaspettato”

C’è una cosa in particolare che ti ha colpito durante la formazione?

Una cosa sarebbe riduttivo. Provo a riassumere: mi ha colpito molto il modo con cui si fa formazione, si creano delle grosse connessioni tra di noi partecipanti e insegnanti,  si fa di tutto per creare un ambiente sicuro e questo ti permette di superare le proprie incertezze, di esporsi e di conseguenza di imparare ed apprendere meglio. Mi piace molto la possibiità che date di fare esperienze dirette, di toccare con mano l’efficacia del metodo attraverso la visione di video di terapie e i role play. 

“Ciò che resta del viaggio”

In cosa ti ha cambiato questa esperienza? Cosa sta portando in più nel tuo lavoro?

Mi ha arricchito molto, è stato un valore aggiunto e prezioso alla mia formazione. Diventa non solo un nuovo modo di fare terapia ma anche di vita. E….attenzione, crea una sana dipendenza: non ne potrete fare più almeno e avrete una voglia matta di continuare a formarvi ed esercitarvi In EFT.

Essere connessi, stare nella connessione insieme alla coppia, in una danza estremamente delicata ma efficace che ti porta ad accarezzare il cuore dell’attaccamento, rendendo possibile l’esperienza relazionale della coppia, nella coppia con la coppia…