“Ho deciso, si parte!”

Cosa mancava alla tua vita professionale quando hai deciso scegliere formazione EFT? Quale è stata la leva che ti ha spinto a iscriverti a uno dei nostri corsi?

Quando ho incontrato la EFT vedevo le coppie solo in casi di separazione giudiziale e il conflitto, spesso così drammatico, mi ha spinto a cambiare contesto. Volevo occuparmi di terapia di coppia! Sentivo di voler aiutare le coppie a non arrivare a quel livello di conflitto al di là dell’esito, sia che scegliessero di stare insieme o di separarsi.

Mi mancava però una formazione specifica sulla terapia di coppia, ma ho avuto la fortuna di conoscere alcuni colleghi che mi hanno parlato dell’Emotionally Focused Therapy e dell’Externship che sarebbe cominciato di lì a poco e così mi sono subito iscritta.

“La notte prima di partire”

Cosa ti aspettavi dal corso? Come ti sei avvicinata all’incontro? Con quali pensieri e emozioni? Insomma, come hai dormito “la notte prima?”

La notte prima della mia Externship ero contenta, finalmente avrei scoperto di più sulla terapia di coppia! Della EFT però non ne sapevo molto, avevo acquistato il libro Stringimi Forte di Sue Johnson ma non avevo avuto il tempo di leggerlo, quindi sono andata a scatola chiusa!

Mi ero comprata un nuovo quaderno per gli appunti, in cui mi aspettavo di scrivere quante più cose avrei imparato l’indomani ed ero emozionata all’idea. Dentro di me speravo però di non dover fare troppi esercizi o role play, mi avrebbero messo solo a disagio visto che non ne sapevo molto di terapia di coppia!

“Un incontro inaspettato”

C’è una cosa in particolare che ti ha colpito durante la formazione?

L’esperienza formativa con la EFT è stata, e lo è tuttora, un momento di grande crescita professionale e personale. Mi sono letteralmente innamorata di questo approccio. E’ un modello che nella sua complessità è semplice, chiaro e completo.

Ma la cosa che più mi porto dentro è l’atteggiamento caldo e non giudicante che la EFT promuove, con le coppie e tra i colleghi. Sono rimasta stupita e affascinata dall’attenzione nel creare un attaccamento sicuro con tutti i membri della Community, con cui mi sento davvero libera di esplorare e di formare il mio essere terapeuta.

Un modo di fare formazione completamente diverso da quello che mi aspettavo. Rivoluzionario. Niente quaderno degli appunti, i role play e gli esercizi li ho adorati e tutto quello che dovevo imparare l’ho vissuto in prima persona durante la formazione, in un clima di connessione sicura in cui è possibile osare.

“Ciò che resta del viaggio”

In cosa ti ha cambiato questa esperienza? Cosa sta portando in più nel tuo lavoro?

Conoscere e utilizzare la EFT ha cambiato il mio modo di fare terapia e di essere terapeuta. Più ballo sulle note della EFT con le mie coppie, con i miei supervisori e con i miei colleghi, più mi sento felice e sicura nei movimenti, anche quando inciampo.

foto Dott.ssa Marta Morreale

Dott.ssa Marta Morreale

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